Avalon Hill: alla ricerca dei giochi perduti e ritrovati

Non c’è dubbio che il panorama ludico mondiale – ed in particolare italiano – si stia progressivamente ampliando. Le realtà associative proliferano in ogni città, contando un sempre maggior numero di adepti e curiosi che si avvicinano al gioco da tavolo come un bambino davanti ad una lucertola. L’opera di marketing delle maggiori case produttive di giochi – nazionali e non – ha preso di conseguenza una direzione precisa: produrre, sponsorizzare, finanziare Kickstarter e promuovere il gioco. Questo ottimo team-work fra giocatori di vecchia data e compagnie è lodevole ed impegna tutti gli appassionati in una costante corsa senza sosta per star dietro alla marea di novità previste ogni anno. Il lato negativo della questione, sta nel fatto che c’è meno selezione a livello qualitativo: centinaia di titoli entrano nelle case e sugli scaffali di giocatori sempre bramosi del titolo in voga e altrettante centinaia finiscono per prendere polvere, scendere di prezzo sui mercatini online ed essere rimpiazzati appena possibile. In sostanza, ben poco resta. Questo perchè c’è molto che brilla nella patinate pubblicità spammate sul web o nei progetti kickstarter dove per un centinaio d’euro si puó ottenere anche il sangue dell’autore o la miniatura di sè stessi da utilizzare nel gioco. La domanda sorge spontanea: c’è davvero bisogno di tutte queste novità? La risposta è duplice: da una parte per quanto riguarda noi giocatori la risposta è no. Abbiamo molti titoli che giacciono inutilzzati e ancora da defustellare nelle nostre collezioni (scagli la prima pietra chi non è colpevole!). D’altro canto sappiamo bene che le compagnie devono anche sopravvievere in qualche modo e non possono certo produrre solo capolavori (anche se è ció che tutti speriamo!).

Per arginare il fenomeno dell’acquisto compulsivo delle novità, potrebbe essere interessante rivolgersi ai titoli del passato e riscoprirli, come quando si recupera un vecchio libro polveroso della cima della libreria e ci si ricorda di quanto fosse importante per noi in un determinato periodo della nostra vita.

Il titolo di questo articolo fa riferimento alla Avalon Hill, conosciuta e apprezzata da alcuni ma ancora troppo sconosciuta ai più. Vediamo dunque assieme perchè potrebbe risultare interessante riscoprire i vecchi giochi della Avalon Hill e perchè son stati così fondamentali nella storia dei giochi da tavolo.

Zio Robert e la sua Avalon Hill

Nel lontano 1958, Charles S. Robert fonda in Usa quella che sarà una delle più rilevanti compagnie di giochi da tavolo al mondo: la Avalon Hill Company. Dopo una guerra scampata (zio Robert non partecipó alla Guerra in Corea) ed un progetto di gioco in cantiere, Charles presentó al mercato i primi Wargame in scatola della storia: Tactics, Gettysburg e Blitzkrieg, insieme ad altri interessanti titoli. Adottando degli standard di produzione prefissati (scatole della medesima dimensione, mappe rigide con rivestimento anti-usura e counter di cartoncino pressato) conquistó rapidamente i cuori dei giocatori statunistensi e del resto del mondo. Nel tempo, nonostante le difficoltà finanziarie, la Avalon Hill cavalcó l’onda, producendo giochi da tavolo selezionati, ricercati, ambientati alla perfezione, con difficoltà di apprendimento progressiva e diversificata in base al titolo. La casa produttrice si aprì in poco tempo ad altri generi oltre al wargame: apparvero i titoli Fantasy (Magic Realm, Wizard quest), giochi sportivi realizzati su ricerche statistiche (serie Statis Pro – Football, Baseball, Baskeball) e giochi fantascientifici (Dune) o storici (Civilization). Questo nell’arco di 40 anni di attività, fino alla chiusura definitiva della compagnia del 1998. Ad oggi i diritti dell’Avalon Hill sono in possesso della Hasbro, che ha ristampato ed aggiornato l’1% della collezione A.H. Molti altri giochi sono stati riadattati da note compagnie estere in boardgames moderni, con un lavoro di rimozione ed aggiornamento delle meccaniche che ha fatto spesso storcere il naso ai più fedeli giocatori A.H.

Giocare oggi i titoli Avalon Hill

Nonostante la maggior parte dei giochi Avalon Hill sia irreperibile (giochi rarissimi ecostosi, altro prodotti in poche copie o semplicemente da importare dagli Usa) i titoli più famosi appassionano ancora molti giocatori. Penso a Squad Leader e la sua versione avanzata Advanced Squad Leader, insuperati wargame tattici con un estremo livello di realismo; penso ai già citati Dune o Civilization, considerati entrambi dei Sacri Graal dai giocatori più esperti e dai collezionisti, che coniugano ambientazione sentita ed ottima giocabilità con tempistiche di gioco tuttavia alquanto lunghe. Quali sono dunque i problemi che aleggiano come fantasmi su questi titoli? Abbiamo già parlato della difficile reperibilità che tuttavia puó talvolta essere superata frequentando aste di giochi usati o siti come Ebay o Boardgamegeek. Uno dei problemi più importanti riscontrato da chi fa uso di giochi A.H. sono gli ostici regolamenti in inglese, redatti come trattati di diritto conditi da tabelle ed eccezioni che spaventano i più. Connesso al regolamento c’è il fattore tempo, sia per la spiegazione del gioco per la partita stessa. Vivendo in una società frenetica con ritmi più serrati rispetto a decenni fa, ci riesce difficile intavolare giochi da 3 ore o più o trovare giocatori tanto motivati quanto voi a farlo. Ultimo e più risolvibile dei problemi è la grafica/materiali di gioco. Purtroppo la moda attuale in fatto di boardgames, tende a curare moltissimo materiali e grafica nei giochi, perció lo standard e le aspettative dei giocatori si sono paralellamente alzate di conseguenza. Proporre degli Avalon Hill oggi significa aspettarsi lamentele relative ai piccoli counter di cartoncino pieni di numeri, alle mappe esagonate retró o alle asettiche tabelle d’ausilio al gioco. Detto ció, perchè allora dovremmo tornare su questi giochi da tavolo?

La risposta è semplice: passato il primo strato di difficoltà con tanta pazienza e motivazione, ci si ritroverà davanti tanti piccoli gioiellini, capaci di soprendere più dei tanti giochi e giochini immessi a velocità impressionante nel mercato mondiale attuale. Ogni (o quasi) titolo Avalon Hill è come un vino che nel tempo non peggiora ma mantiene le sue peculiari caratteristiche. Sono vere e proprie esperienze di gioco che arricchiscono culturalmente e ci aiutano ad ampliare i nostri orizzonti strategici come giocatori. Il mio consiglio è quindi quello di provare a giocarli, una volta trovati quelli più affini ai vostri gusti e portafogli e di rivolgere ogni tanto lo sguardo indietro, perchè c’è ancora molto che dobbiamo – come giocatori e non – imparare.

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